Il segretario del Pd Enrico Letta entra nella discussione sugli incontri diplomatici paralleli che il leader della Lega Matteo Salvini sta svolgendo negli ultimi mesi, dopo l’inizio della guerra in Ucraina. In particolare, in merito alla notizia diffusa da Domani di una cena segreta tra Salvini e l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov

«Noi chiediamo delle risposte, non è che questa vicenda possa completarsi così. Mentre la crisi era in corso c’erano trattative non si sa bene tra chi, in che modo e in che forma tra l’invasore russo e un partito di governo Italiano. Quindi noi chiediamo chiarezza, non può terminare a tarallucci e vino», ha detto il segretario del Pd.

I dubbi sul viaggio a Mosca

Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani è invece intervenuto sull’ipotesi di un viaggio a Mosca del leader della Lega. Parlando con l’Adnkronos ha detto: un’eventuale missione in Russia dovrebbe essere «concordata» con il governo e con l’Unione europea.

Tajani ha parlato a margine del congresso del Ppe a Rotterdam: «Non so se era programmata» la visita a Mosca di Salcini, risponde Tajani, ma «noi non ne sappiamo nulla. Poi ognuno può fare quello che vuole, ma credo che una visita del genere andrà concordata anche con il governo».

«Bisogna sempre coordinarsi con il governo e l’Ue, ma non so nulla. Ho letto sui giornali. E stata una sua iniziativa, ma ogni partito si muove come vuole, non spetta a noi giudicare», conclude.

Un problema per il governo

Il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, dice che «è sempre più evidente che le mosse di Salvini non c’entrano un fico secco con le ragioni del pacifismo. A maggior ragione ora che emergono pure le cene segrete del leader leghista con l'ambasciatore russo: i vecchi amori con il regime di Putin non si scordano». 

Secondo Fratoianni «è sempre più chiaro che l’attuale governo ha al suo interno anche questo gigantesco problema».

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