- Il segretario sa che se anche le comunali andassero bene la moratoria delle polemiche interne durerebbe poco. Dopo il voto del Colle ha bisogno di rafforzarsi. Ma i patti della sua elezione erano niente assise fino al 2023.
- Conte non è più il possibile «leader del fronte progressista». L’alleanza giallorossa sarà guidata dal Pd. E forse proprio da suo segretario, da statuto ancora candidato premier del Pd.
- Dal Nazareno: «L’accordo che ha portato Enrico alla segreteria è stato sul fatto che potesse lavorare fino a fine mandato, come prevede lo statuto». Dunque marzo 2023.
In un bar di Forcella, davanti a un tramezzino, ieri al segretario del Pd Enrico Letta viene riferita una “notizia” che viene considerata una mezza bomba. Ci sarebbe un sondaggio secondo il quale a Napoli la sinistra è avanti a Scampia e a San Giovanni Teduccio mentre fatica al Vomero, Chiaia e Posillipo. Il nome dell’istituto di ricerche resta coperto, dunque non resta che derubricare la “notizia” alla voce “propaganda”. Ma nella chiacchiera serve a rafforzare la “percezione” che il Pd stia



