La questione è sempre la stessa: «Più vaccini o si rischiano restrizioni», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo al Corriere della sera. Nel frattempo si parla soprattutto di estendere l’obbligo di Green pass e i partiti si stanno posizionando. I sindacati, scrive il Sole24Ore, incontreranno le imprese lunedì 6 settembre.

Speranza

Oggi si apre il G20 della salute a Roma, e il ministro ha detto che si mira «a firmare il “Patto di Roma” per vaccinare gli abitanti del mondo intero». Questo «sarà un momento stratosferico per l’Italia, avremo gli occhi del mondo addosso». Tornando all'Italia, Speranza ha precisato che «il vaccino è lo strumento per evitare nuove misure restrittive». Non ha dato cifre per fare scattare l'obbligo vaccinale, ma «la scelta si farà in base a una somma di fattori, tra cui la forza della variante». Quindi, se «la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo».

Dibattito su obbligo e green pass

Il presidente dei pentastellati, Giuseppe Conte, ha detto intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano che «bisogna valutare la curva, io sono favorevole a un uso maggiore del green pass» che «induce alla vaccinazione. Detto questo, per quanto riguarda l'obbligo se sarà necessario, come extrema ratio, dobbiamo considerarlo. Vediamo l'evoluzione della curva epidemiologica e manteniamoci aperti a tutte le soluzioni che garantiscano la sicurezza dei cittadini». Il Movimento, ha ribadito, è a favore del vaccino: «Qualche commentatore maligno che vuole schiacciarlo su posizioni “no vax”, “nì vax”. Il M5S ha gestito 12 mesi di pandemia» seguendo «sempre i consigli scientifici degli esperti».

Il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha portato avanti la stessa linea: «Il nemico è il virus non il green pass. Sul lago di Como con simpatizzanti e cittadini a ribadire che sul green pass non possono esserci ambiguità. O contro o a favore. Noi a favore» ha scritto su Twitter.

Giorgia Meloni persevera nella linea no green pass  – nonostante abbia cambiato idea nel tempo – e no obbligo vaccinale: «Io sono favorevole alla campagna vaccinale sono contraria a questo utilizzo del green pass, cioè ho la stessa posizione di Angela Merkel, ditemi se è anche lei no vax» ha detto leader di Fratelli d’Italia, a margine del forum Ambrosetti a Cernobbio.

«Sono favorevole alla campagna vaccinale, si fa molta confusione su questo tema anche volutamente: in Italia quando non si riesce a rispondere ad alcune domande sensate si tenta di appiccicare ai propri avversari politici un’etichetta per impedire loro di essere credibili», ha aggiunto. «Penso che funzioni molto di più informare correttamente i cittadini piuttosto che pretenderli di educarli».

Dal Forum, la ministra dell’interno Luciana Lamorgese, la più osteggiata da Meloni e dal leader della Lega, Matteo Salvini, ha detto che sarà fatto tutto quanto serve per la sicurezza: «Io penso che il green pass sia importante perché adesso dobbiamo pensare soltanto a una cosa: la ripartenza in sicurezza del nostro Paese, quindi tutto quello che deve essere fatto lo facciamo per consentire all’Italia e alle aziende di andare avanti in sicurezza».

© Riproduzione riservata