Per adesso è un’ipotesi, e, chiariscono da Palazzo Chigi, non c’è l’intenzione di mandare via anche il commissario per la sanità appena nominato Giuseppe Zuccatelli, ma il nome di Gino Strada come subcommissario in Calabria è in fase di valutazione.

La Calabria, zona rossa dal 6 novembre, dicono più voci dai social alla politica, ha bisogno di qualcuno che affronti il Covid-19. L’ex commissario, Saverio Cotticelli, è stato mandato via all’improvviso dopo che un’intervista Rai ha fatto emergere che non aveva neanche capito di dover realizzare un programma per la gestione della pandemia.

Il governo, con tweet di Conte e consiglio dei ministri d’urgenza, sabato ha licenziato il commissario e individuato un nuovo nome, Zuccatelli appunto, dirigente con una storia da commissario in più regioni d’Italia.

Dalla sera alla mattina anche il suo nome è diventato esempio di mala gestione, visto che è circolato un video in cui il nuovo commissario diceva che le mascherine «non servono a un c...zo». Zuccatelli adesso dice che si trattava di una dichiarazione resa in privato all’inizio della pandemia, quando non c’erano le stesse evidenze scientifiche, ma il caso c’è e non accenna a sgonfiarsi.

Il movimento delle Sardine, nato per appoggiare Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna contro Salvini e creare una reazione al salvinismo, prima che venisse individuato il nuovo nome per la regione zona rossa del Sud, ha lanciato la proposta di Gino Strada come nuovo commissario, decidendo di puntare sul fondatore di Emergency, l’associazione che offre cure gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo, della povertà e promuove la pace e diritti.

«Un’azione forte e coraggiosa che segni un cambio di passo per la Calabria. Il governo Conte 2 deve dare un segnale netto di rottura con il passato. Noi chiediamo Gino Strada commissario subito. Non possiamo più perdere tempo» hanno scritto. «La situazione, grave in cui sosta la Calabria non può essere risolta con 'Nomi' di servizio. Serve competenza e coraggio», hanno concluso.

Dopo le nuove polemiche sono tornati all’attacco con un tweet, chiedendo spiegazioni e facendo di nuovo «il loro nome per la Calabria».

Palazzo Chigi dice che ancora niente è deciso, ma si stanno facendo valutazioni per un ruolo di subcommissario. Strada per il momento preferisce non commentare.

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