Italia

Lo scontro del governo con la magistratura. Dopo i guai di Santanchè, quelli di Delmastro

  • Per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, che aveva rivelato informazioni oggetto di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, è stata chiesta l’imputazione coatta dal Gip di Roma. Palazzo Chigi parla subito di «opposizione delle toghe». 
  • Una nuova tegola sul governo Meloni, già in difficoltà dopo il caso Santanchè. A FdI crea imbarazzi anche la gestione di palazzo Madama di Ignazio La Russa. 
  • Ovviamente l’esito del procedimento resta aperto, ma c’è una contraddizione che non si può ignorare: il governo che più di ogni altro si sta sforzando per limitare l’uso delle intercettazioni è il primo ad aver utilizzato atti riservati per un attacco politico all’opposizione. 

Andrea Delmastro Delle Vedove non ha ancora chiuso i conti con la giustizia. Lo ha deciso il gip di Roma, che ha decretato l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia. Secondo fonti di palazzo Chigi, la decisione fa il paio con quella dell’indagine sulla ministra del Turismo Daniela Santanchè, che poco dopo l’informativa in cui sosteneva di non essere indagata è stata smentita dalla procura di Milano. «In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l'archi

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