Italia

Lo strano caso di Padoan, banchiere per un comma

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 30-10-2019 Roma Politica Camera dei Deputati. Voto di fiducia sul Decreto sicurezza sul lavoro e risoluzione delle crisi aziendali Nella foto Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 30-10-2019 Rome (Italy) Politic Chamber of Deputies. Vote of confidence in the Decree on safety at work and resolution of corporate crises In the pic Pier Carlo Padoan
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 30-10-2019 Roma Politica Camera dei Deputati. Voto di fiducia sul Decreto sicurezza sul lavoro e risoluzione delle crisi aziendali Nella foto Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 30-10-2019 Rome (Italy) Politic Chamber of Deputies. Vote of confidence in the Decree on safety at work and resolution of corporate crises In the pic Pier Carlo Padoan
  • La primavera prossima Pier Carlo Padoan, fino a pochi giorni fa deputato del Pd eletto a Siena, diventerà presidente dell’Unicredit e dovrà sovrintendere alla fusione con il Monte dei Paschi, istituto che lui stesso, da ministro dell’Economia, nazionalizzò con risultati disastrosi.
  • Adesso tocca agli azionisti Unicredit “farsi carico”, e l’ex ministro salvatore garantirà il raggiungimento dell’obiettivo in un macroscopico conflitto d’interessi, potenzialmente pericoloso per la «sana e prudente gestione» della banca.
  • Il problema gliel’ha risolto l’amico Gualtieri. Nel testo che Padoan aveva lasciato tre anni fa c’era il piccolo e importante comma 3 dell’articolo 24: il decreto si applica «tenendo conto delle linee guida elaborate dalla Banca centrale europea». L’attuale ministro, tra le pochissime modifiche che ha apportato al testo di Padoan, ha cancellato quel comma.

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