- L’Europa non era probabilmente la priorità di nessuno o quasi degli elettori italiani nelle motivazioni di voto per i candidati sindaci di centrodestra.
- Molto ringalluzzita dalla sua vittoria politica nel settembre 2022, Giorgia Meloni, presidente dei Conservatori e riformisti europei, ha subito capito che le sue fortune nazionali dipendono anche dai suoi rapporti europei.
- È già cominciata la battaglia per Bruxelles che i partiti di sinistra, socialisti, democratici, ambientalisti debbono combattere non all’insegna del “sì, ma”.
L’Europa non era probabilmente la priorità di nessuno o quasi degli elettori italiani nelle motivazioni di voto per i candidati sindaci di centrodestra. Male, perché le oramai lampanti difficoltà del governo Meloni e le dannose incertezze del ministro Raffaele Fitto su come spendere e come riassegnare gli ingenti fondi europei per il Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbero occupare il primo posto nelle preoccupazioni per il futuro prossimo (non resisto ad aggiungere per il “domani”



