Calenda dà il via libera al candidato ligure Orlando: ha garantito le opere e il no al giustizialismo. Il Movimento sempre più spaccato sull’alleanza. E la “vecchia guardia” si schiera con Grillo
Il dado è tratto, la parola «scissione» ormai rimbalza nei comunicati e nelle interviste, e ieri solo le dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano hanno regalato un momento di tregua allo scontro interno. Il Movimento cinque stelle entra ufficialmente nel mondo della sinistra con una rottura interna, esattamente come in altri tempi è successo ai partiti d’area. E classicamente l’ala leale al presidente Giuseppe Conte, maggioritaria, parla della rottura per negarla, quella schierata con Beppe G



