- Niente più restituzioni dello stipendio destinate alla beneficenza da parte dei parlamentari del Movimento 5 stelle, che in futuro con grande probabilità dovranno soltanto versare parte del loro stipendio al partito.
- Via libera anche alla percezione dell’indennità di carica, quel denaro in più che prendono i parlamentari che ricoprono incarichi istituzionali al Senato o alla Camera, a patto che due terzi del contributo finiscano al partito.
- Anche la gran parte della liquidazione dei parlamentari uscenti dovrebbe rimanere in tasca a deputati e senatori dell’ultima legislatura, visto che il M5s ha intenzione di chiederne, diversamente dai primi tempi del progetto, soltanto il 20 per cento.
Il Movimento 5 stelle cambia pelle e rinuncia alle restituzioni degli stipendi dei parlamentari, che fino a questo momento donavano in beneficenza una parte del loro stipendio. Sembra che si vada verso un versamento unico da parte di ogni parlamentare di 2.000 euro al mese al partito, che poi di volta in volta deciderà se e quanto donare per le cause care al Movimento. Addio beneficenza Attualmente i parlamentari devono rinunciare a 2.500 euro della loro busta paga, di cui 1.000 vanno al f



