È scontro interno alla maggioranza sulla possibile proroga del Superbonus. Ieri Forza Italia aveva fatto la proposta di prorogare il bonus edilizio fino ad aprile, per i condomini che realizzeranno entro la fine di quest’anno il 60 per cento dei lavori. In mattinata la deputata di Fi Erica Mazzetti ha sostenuto l’introduzione di una Sal straordinaria, ovvero una «proposta corretta, che non comporta costi e oneri ulteriori per lo Stato e soprattutto che salvaguarda i condomini». Ha detto poi che «grazie a Forza Italia è al vaglio una proroga di due mesi per i lavori nei condomini: in questo modo, come chiediamo da tempo, potranno concludere i lavori già avviati - e certificati - e godere del Superbonus per l’anno 2023».

«Sul Superbonus stiamo ancora discutendo perché è una misura costata 130 miliardi, una vera voragine per i conti dello Stato», ha detto invece il ministro per i Rapporti con il parlamento, Luca Ciriani. «È un tema su cui ci si deve muovere con molta, molta accortezza, perché prima di scrivere una norma e di garantire che venga approvata dal parlamento bisogna fare riflessioni molto accurate: si tratta di misure che costano un sacco di soldi».

Ma in giornata è arrivata la smentita del ministero dell’Economia e finanza, guidato da Giancarlo Giorgetti, che «esclude e (smentisce)» le ricostruzioni pubblicate dalla stampa nelle ultime ore.

La reazione

Sull’indecisione della maggioranza è intervenuto con una nota il vicecapogruppo del Movimento Cinque stelle alla Camera, Agostino Santillo: «Il mattino ha l’oro in bocca nel centrodestra. Ore 9.15: Forza Italia, mediante la deputata Mazzetti, ci dice che è pronta la proposta per una proroga di qualche mese del Superbonus 110 per cento per i condomini. Ore 10.50: il senatore di FdI Liris, con rullo di tamburi, fa sapere al mondo che è allo studio un “Sal straordinario”. Ore 11.18: il Mef smentisce subito ogni bramosia dei parlamentari di centrodestra su eventuali proroghe dell’agevolazione».

«Assistiamo in queste ore a un "tiro alla fune" interno alla maggioranza che ha del grottesco», sostiene Santillo. «Sullo sfondo restano migliaia di cantieri aperti e decine di migliaia di imprese edilizie che rischiano di finire gambe all’aria. Siamo alla farsa più oscena».

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