Il testo arriva in aula a Montecitorio

Chiude il bazar della manovra, Giorgetti è sempre più debole

Il provvedimento è andato avanti a fatica, arriva la Naspi limitata e un altro no al salario minimo. Il ministro è rimasto schiacciato dalle pretese della sua Lega e di FI. Solo Meloni lo difende

Un’operazione di «autolesionismo» portata avanti dal governo. Ma sulla manovra c’è stato anche dell’altro: un mix di pressappochismo, di antichi vizi, come l’infarcimento del testo di mancette per piccole opere sui territori d’elezione, e la (solita) scarsa attenzione verso le prerogative del parlamento. Non sono mancate alcune scelte ideologiche in direzione conservatrice: l’ennesimo “no” al salario minimo, bocciatura al potenziamento dei fondi per la sanità e stop addirittura alle maggiori tut

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