Italia

La legge di Bilancio dimentica la scuola: «Sintomo di un governo ostile alla conoscenza»

Il ministro Valditara
Il ministro Valditara
Il ministro Valditara

Nessun fondo aggiuntivo strutturale per la formazione, niente piani straordinari per l’edilizia scolastica, zero risorse in più per favorire la stabilizzazione del personale precario o contrastare il caro libri. Ancora una volta l’istruzione viene trattata come un costo da ridurre invece che come una risorsa necessaria alla crescita del paese

Non c’è niente di nuovo per la scuola nella bozza della legge di Bilancio. Nessun fondo aggiuntivo strutturale per la formazione, niente piani straordinari per l’edilizia scolastica nonostante la vetustà degli edifici, zero risorse aggiuntive per la diffusione del tempo pieno, per ridurre il numero di alunni per classe, per favorire la stabilizzazione del personale precario. Anzi, nei prossimi tre anni, il ministero dell’Istruzione e del Merito sarà tra quelli che subiranno più tagli nella spesa

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