La Camera dei deputati ha approvato in prima lettura la legge di Bilancio 2021. Il testo è passato con 298 voti favorevoli e 125 contrari. Ora la manovra dovrà compiere l'ultimo passaggio, quello definitivo, in Senato, dalla prossima settimana. Palazzo Madama dovrà approvarlo senza modifiche, il disegno di legge deve essere infatti convertito in legge entro il 31 dicembre.

Le principali misure

Molte le misure approvate nel corso della conversione. La più discussa all’interno della maggioranza riguarda la proroga del Superbonus al 110 per cento sulle ristrutturazioni a tutto il 2022.  Alla fine il compromesso è arrivato su una estensione sei mesi più sei, fino alla fine dell'anno per consentire il completamento dei lavori. Se entro giugno 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo, la detrazione al 110 per cento potrà essere essere estesa anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

Con la manovra è stata prevista l’assunzione a tempo determinato per nove mesi di 3mila medici e 12mila infermieri per la somministrazione dei vaccini. Il disegno di legge inoltre elimina l'Iva sui vaccini, i tamponi e i test anti-Covid.

La  cassa integrazione Covid viene prorogata di ulteriori 12 settimane, da fruire entro il 31 marzo 2021. Le settimane di cig dovranno essere comprese: nei primi tre mesi dell’anno per la cig ordinaria, per i primi 6 mesi per quella in deroga. Allo stesso tempo viene prorogato il blocco dei licenziamenti.

Il testo approvato alla Camera conferma gli incentivi per i veicoli elettrici, ibridi ed euro 6 già previsti nei precedenti decreti per la ripresa economica dopo la crisi Covid-19. Il disegno di legge di bilancio ha inoltre introdotto un bonus per acquistare un’auto elettrica entro il 2021 fino al 40 per cento delle spese per chi ha un Isee inferiore ai 30 mila euro per veicoli che abbiano un costo sotto i 30 mila euro.

In commissione bilancio e con il voto di fiducia alla camera è arrivato anche il via libera all'applicazione dell'Iva agevolata al 10 per cento per il delivery e il cibo d'asporto. Una delle misure più discusse è stata “il bonus rubinetti”. Infatti ha avuto il via libera il bonus da 1.000 euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per la sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia che consentano un risparmio di acqua. Un’altra delle novità aggiunte alla Camera è l’aumento dei giorni di congedo per paternità: salito da 7 a 10 giorni. Sono inoltre stati stanziati 50 milioni per favorire il rientro al lavoro delle neo mamme.

Il commento di Fico

Il presidente della Camera Roberto Fico ha ringraziato tutti: «Grazie alla collaborazione tra tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizion». L’attività nella commissione Bilancio «si è svolta in un clima propositivo, e produttivo. Lo dimostrano i numeri: 307 gli emendamenti approvati, di cui circa il 10 per cento con un consenso unanime. Poco più della metà degli emendamenti approvati viene dalla maggioranza, il 18 per cento dall'opposizione, il 7 per cento è condiviso da ambo le parti, gli altri provenienti da relatori e governo». Il presidente ha concluso: «Spero che lo stesso atteggiamento possa proseguire nei prossimi mesi, perché c'è ancora da lavorare per tirare l'Italia fuori dalla crisi sanitaria ed economica».

Nuovo stop alla patrimoniale

Uno degli argomenti più dibattuti nel corso della discussione del disegno di legge è stata la tassa patrimoniale, proposta con un emendamento firmato da Nicola Fratoianni (LeU) e Matteo Orfini (Pd). Il governo dopo il primo no in commissione Bilancio ha detto ancora di no alla Camera: «L’aula della Camera ha appena respinto, dopo il parere contrario del governo, l’ordine del giorno che con altri deputati avevo presentato sulla Patrimoniale» ha scritto su Facebook il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. «La destra ovviamente approva convinta la scelta del governo rilanciando tutte le sciocchezze sulla “rapina al ceto medio”.  La nostra proposta invece si basa su un principio semplice semplice: chiedere un piccolo sforzo a chi ha moltissimo per ridurre il peso su chi ha meno. Cioè sulla grande maggioranza».  Assicura che ci riproveranno: «Ovviamente andiamo avanti. Ripresenteremo la nostra proposta - conclude Fratoianni  - nei prossimi provvedimenti perché si tratta di una battaglia giusta».

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