“Finché morte non vi separi”. Vale per tutti i matrimoni ma non per quello, almeno per ora indissolubile, tra Silvio Berlusconi e Forza Italia. Nel giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin, al forum economico di San Pietroburgo, ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare l’amico («Era un uomo molto brillante, molto attivo ed energico», ha detto), a Roma si è svolta la prima conferenza stampa ufficiale dei vertici del partito dopo la morte del leader e fondatore.

Un appuntamento nato per spiegare cosa succederà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ma, soprattutto, per rassicurare quanti sembrano già pronti a lasciare FI per cercare riparo nei porti, ben più sicuri, di Lega e Fratelli d’Italia. La rassicurazione, l’unica e la più importante, è arrivata direttamente da casa Berlusconi.

Antonio Tajani, vicepremier e coordinatore nazionale, con parole che sembravano scritte da un avvocato, ha riferito di aver «ricevuto una telefonata di Marina Berlusconi che mi ha chiesto di ringraziare tutta Forza Italia per le manifestazioni di grande affetto che ha riservato a suo padre, il nostro leader.

Marina Berlusconi ha inoltre ribadito, nel rispetto dei ruoli, la stima, l’affetto e la vicinanza di tutta la sua famiglia a Forza Italia che è una delle maggiori realizzazioni di Silvio Berlusconi». Marina Berlusconi (ha detto scandendo ancora una volta il suo nome) «mi ha inoltre autorizzato a rendere pubblico questo colloquio telefonico».

Sospiro di sollievo. Il leader scomparso era infatti garante in prima persona di quasi cento milioni di euro di fideiussioni, che adesso passeranno alla famiglia. Ma se l’ansia economica si allontana, non si placa quella politica.

Il ministro degli Esteri assumerà, nel Consiglio nazionale che dovrebbe essere convocato dal Comitato di presidenza della prossima settimana, il ruolo, temporaneo, di presidente. Sarà lui a traghettare FI verso il futuro. Ma con un piede ben ancorato nel passato: il nome di Berlusconi, o meglio il suo cognome (che sia auspicio per la discesa in campo di uno dei figli?) resterà ben impresso nel simbolo.

Lo share di Berlusconi

Al momento i sondaggi realizzati subito dopo la morte, e forse per questo non troppo attendibili, fanno registrare numeri positivi. Con percentuali addirittura superiori a quelle della Lega. Secondo la rilevazione di Alessandra Ghisleri il 14 giugno Forza Italia era al 9,5 per cento, con una crescita di 2,4 punti rispetto alla precedente rilevazione del 26 aprile. La Lega invece è scesa di quasi un punto all’8,7 per cento.

Per Tajani le europee «ci vedranno tutti impegnati con liste competitive». Ma prima, ha ammesso il vicepremier, il partito dovrà avere una struttura all’altezza della sfida, anche perché, come ha detto a Domani il tesoriere Alfredo Messina, il sostituto di Silvio Berlusconi ancora non c’è, e la famiglia al momento si tiene alla larga da ruoli politici. Il fratello Paolo Berlusconi, dopo alcune indiscrezioni riportate dai giornali, ha chiarito che non è sua intenzione candidarsi alle elezioni suppletive di Monza, necessarie per riassegnare il seggio uninominale lasciato vacante dal leader. Nonostante questo il Corriere della Sera parla ancora di «un nome che sia espressione del ricordo di Silvio». La decisione sarà presa con gli alleati di governo.

Le tappe

Intano Tajani ha illustrato le prossime tappe. Giovedì si riunirà il Comitato di presidenza, che convocherà il Consiglio nazionale. Il Consiglio nazionale sarà chiamato a eleggere il presidente transitorio, fino al Congresso nazionale che si dovrebbe celebrare nel 2024. Dai deputati ai ministri, nessuno ha dubbi che toccherà a Tajani che ieri ha proceduto alla fredda lettura delle regole statutarie con a fianco i capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Licia Ronzulli, e il capo delegazione europeo, Fulvio Martusciello.

Se nel frattempo ci saranno altri scossoni non è dato sapere. Dentro Forza Italia ricordano benissimo che Berlusconi è entrato in ospedale proprio quando il leader aveva organizzato un pranzo con tutti i ministri, Anna Maria Bernini, Gilberto Pichetto Fratin, Paolo Zangrillo, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Tajani. Sul tavolo anche la nascita di un coordinamento diviso in tre macroaree come auspicato dalla compagna del Cavaliere, Marta Fascina, di cui sembrava ormai segnata l’ascesa. «Ma lo voleva Berlusconi?», dice un deputato.

Fascina non ha rilasciato dichiarazioni. Tajani, parlando di lei, ha detto che «è un deputato e compagna di vita di Berlusconi, non c’è bisogno di ritagliare spazi formali». Più un ridimensionamento che una promozione. In ogni caso l’imperativo, ora, è rimanere uniti. Anche Ronzulli, leader della minoranza interna, usa parole di pace: «Dobbiamo praticare l’unità senza farci condizionare da quelli che vorrebbero un partito litigioso, diviso e debole. Non sarà così».

Anche per questo il congresso non si celebrerà prima delle europee. Il rischio che il partito, e di conseguenza il governo, si sfascino è altissimo. Nei corridoi dei ministeri si dice che Giorgia Meloni voglia personalmente che Forza Italia arrivi indenne all’appuntamento elettorale. Anche per questo né lei né Matteo Salvini stanno facendo scouting fra i forzisti.

Solo berlusconiani

«Da lunedì siamo solo berlusconiani», ha commentato Martusciello. Mentre gli azzurri continuano a decantare le gesta di Berlusconi, la prima prova saranno le elezioni regionali in Molise, dove è candidato Francesco Roberti (FI) e dove oggi sarà presente Tajani.

Che, oltre ai politici, cerca di rassicurare anche la base elettorale: pensionati e imprenditori. Per questo ieri ha ripetuto la lista delle promesse del Cavaliere: dalla riforma della giustizia alle pensioni minime a mille euro, fino all’attenzione al clima sì, ma in maniera «pragmatica», che è la formula che piace ai big dell’energia. Confermate tutte le iniziative politiche.

Al ritorno dalle vacanze, dall’8 al 10 settembre, ci saranno tre giornate del movimento giovanile organizzate da Maurizio Gasparri e il clou a fine settembre. «Il 29 settembre partirà una tre giorni azzurra nazionale a Paestum», ha annunciato il coordinatore.

È il giorno in cui Berlusconi avrebbe festeggiato il suo 87 esimo compleanno: «In modo che da lassù possa vedere la sua creatura. Siamo portatori di un grande sogno e di un grande disegno». Ma dentro Forza Italia sanno bene che l’onda delle emozioni non può durare per sempre, anche se forte.

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