Si prepara il riavvio dei matrimoni, la riapertura delle sale da gioco e dell’interno dei ristoranti. Si potrà tornare nei parchi tematici e ai congressi, per tutto ci saranno delle nuove regole. Le regioni stanno preparano le linee guida, contemporaneamente il Cts ha dato i suoi ammonimenti, avvertendo che bisognerà usare le mascherine anche al tavolo o controllare il numero dei bagnanti anche nelle spiagge libere: si legge nel parere redatto lo scorso 21 maggio e condiviso oggi con le regioni.

Matrimoni e cerimonie saranno consentiti dal 15 giugno ma solo con "green pass”: gli invitati, cioè, dovranno esibire un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione. Il Cts che avrebbe dovuto pronunciarsi sul numero massimo di invitati ha optato per un numero di presenze che tenga conto dei volumi di spazio.

Dal primo giugno sarà possibile mangiare, sia a pranzo che a cena, nei ristoranti anche al chiuso e tornerà anche il caffè al banco del bar. In tutti questi casi però, al chiuso si potrà togliere la mascherina solo quando si mangia. Il Cts suggerisce di rendere obbligatoria la prenotazione. Per tutte le attività infatti gli esperti chiedono di evitare file e assembramenti il più possibile.2

Rispetto ai concerti, il Cts ha pensato alle raccomandazioni per gli artisti: oltre a danzatori e attori, la distanza limitata fra coristi e fiati può essere accettata con tamponi o certificati verdi.

Per il 15 giugno è prevista la riapertura per i parchi tematici e di divertimenti. Nelle attrazioni si raccomanda la mascherina dove potrebbe esserci «l’elevata probabilità di manifestazioni vocali emozionali».

Le sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò riapriranno dal 1 luglio e il Cts suggerisce di sanificare le carte plastificate.

Infine i corsi di formazione, pubblici e privati, potranno riprendere in presenza dal 1 luglio. Nella stessa data riprendono anche le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Per tutti bisognerà pensare a dare un limite di capienza anche agli ascensori e prevedere opportuna cartellonistica per rendere chiare le regole.

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