Mentre si susseguono le notizie di morti sul lavoro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di ricevere la ministra Marina Calderone per «un incontro cordiale per fare il punto sulla sicurezza».

L’appuntamento, pur rientrando nell’ambito della normale interlocuzione istituzionale, è stato fissato dopo il tragico incidente di Brandizzo della settimana scorsa, costato la vita a cinque operai travolti da un treno mentre stavano lavorando sui binari. Il presidente, riferiscono dal Quirinale, voleva conoscere le iniziative del governo.

Anche se gli incontri tra il presidente e i ministri non sono una novità, questa è la prima volta da quando si è insediato l’esecutivo che il presidente della Repubblica ha deciso di comunicare lo scambio con Calderone in maniera formale, un altro modo per sottolineare che il presidente tiene molto al tema e che il governo deve mantenere la guardia alta.

La ministra ha ribadito dal canto suo che l’esecutivo lo ritiene un tema centrale, ma al momento non ci sono novità in cantiere. L’intenzione è puntare sull’incremento delle ispezioni. Per adesso valuteranno l’efficacia di quanto messo in campo, anche se, ha aggiunto Calderone, nuovi interventi sono sempre possibili.

Mattarella e Calderone

Il presidente della Repubblica ha dimostrato sin da subito che l’allerta da parte del Quirinale è costante. Mattarella è andato a Brandizzo, il giorno dopo l’incidente notturno e ha usato parole dure. La mattina, durante il suo intervento a Torre Pellice ha ribadito: «Morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza». Nel pomeriggio ha deposto dei fiori alla stazione in provincia di Torino.

Sabato anche Calderone si è recata a sul luogo dell’incidente. Prima ha spiegato: «Le norme ci sono, ma spesso quelle norme sono applicate male o nel momento in cui c’è l'errore umano c'è una violazione della procedura. Questo credo sia il tema dei temi, far comprendere a tutti che rispettare le procedure di sicurezza è fondamentale per garantire la vita delle persone e dei lavoratori». Il ministero per prima cosa vuole spingere di più sulla prevenzione, promessa ribadita quest’oggi al presidente della Repubblica, a partire dalle nuove generazioni, e quindi dagli studenti e dalle scuole. La settimana prossima sarà a Forlì in occasione dell’apertura dell’anno scolastico.

Negli scorsi mesi, ricordano a Domani dal ministero, Calderone ha avviato una nuova stagione di ispezioni. All’inizio dell’estate, durante un incontro del tavolo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra il ministero del Lavoro e associazioni datoriali e sindacali è stato annunciato l'ingresso di 983 ispettori tecnici, vincitori di concorso, che avrebbero preso servizio nei primi giorni di luglio. Più 42 carabinieri ispettori.

Nel primo trimestre 2023 sono cresciute dell’8 per cento le ispezioni rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre dalle stime per i primi 6 mesi di quest'anno, sono salite del 26,3 per cento.

Non è detto che sia abbastanza. Questa mattina il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista alla Stampa ha ricordato che negli ultimi 20 anni in Italia «ci sono stati 20 mila morti per il lavoro»: «una strage vera e propria». Dato verificato da Pagella Politica. Per Landini i motivi principali dietro a questi incidenti sono le scarse condizioni di sicurezza del lavoro precario, ed è quindi necessario «investire sulla prevenzione e il controllo».

La ministra starebbe valutando se in futuro servirà agire nuovamente da un punto di vista normativo. I sindacati hanno lamentato la scarsa capacità di ascolto di Calderone, ma la ministra sarebbe pronta ad incontrare le parti sociali nelle prossime settimane e, qualora fosse convocata, a rispondere in parlamento sugli ultimi incidenti. Attualmente è in corso una fase di analisi sulle misure messe in campo, per capire se e come sarà necessario intervenire ancora.

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