«Di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze, l’Unione europea ha mostrato una capacità di reazione efficace e tempestiva. Le azioni intraprese con le campagne di vaccinazione e con il sostegno alla ripresa economica confermano la bontà delle scelte prese». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Forum Ambrosetti di Cernobbio, che ha aperto la sua seconda giornata di lavori.

Pandemia e ripresa economica

Il capo dello stato ha citato le stime economiche per quest’anno e per quello successivo, che prevedono una crescita del Pil del 6 per cento nel 2021 e del 4,4 per cento nel 2022: al quinto posto tra i paesi del G20, con un incremento a due cifre della produzione industriale. «Le risorse pubbliche messe in campo con il Recovery plan sono imponenti, tali da creare una cornice favorevole agli investimenti privati che sono attesi per alimentare una fase ancora più positiva di rilancio», ha detto Mattarella.

L’impegno per la pace

«Un analogo impegno deve ora riguardare il contributo dell’Unione europea alla causa della pace, dello sviluppo, della sicurezza e della stabilità internazionale», ha poi aggiunto il capo dello stato, richiamando la situazione dell’Afghanistan conquistato dai Talebani. «È importante che la globalizzazione dei mercati avvenga contemporaneamente alla diffusione dei diritti, per il raggiungimento della piena dignità delle persone in ogni angolo del mondo». Di qui la necessità di una politica estera e di sicurezza comune: una materia in cui la Ue «si è mossa, sin qui, troppo timidamente».

Dopo l’apertura affidata al presidente russo Vladimir Putin, intervenuto ieri con un messaggio, la seconda giornata del forum Ambrosetti è dedicata all’Europa. In programma oggi un focus su Next generation Eu con il ministro della Transizione digitale Vittorio Colao e Bruno Le Maire, ministro dell’Economia francese. Nel pomeriggio è invece atteso l’intervento del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che giovedì ha aperto al nucleare di nuova generazione. A chiudere i lavori sarà la ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

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