- Il decreto “salva-infrazioni” è stato portato nel consiglio dei ministri, ignorando ancora una volta gli appelli di Mattarella sugli abusi del governo. «Atto grave», dice Sensi del Pd.
- Di mezzo ci sono le divisioni nei partiti di maggioranza. La Lega è costretta a digerire misure sgradite, dai limiti di velocità abbassati nei centri abitati allo stop delle esenzioni concesse al settore del tabacco riscaldato.
- L’unica consolazione per Salvini è che potrà prendersela ancora con Bruxelles, alimentando la stessa propaganda che rinnega con le azioni.
Senza badare agli appelli del Quirinale sull’eccesso di decretazione d’urgenza, il governo mette a punto un altro decreto, questa volta addirittura per diminuire le procedure di infrazioni europee. Di mezzo ci sono le divisioni e le tensioni nei partiti di maggioranza, con la Lega costretta a digerire misure sgradite. L'ordine è chiaro: blindare tutto. Il vicepremier Matteo Salvini dovrà rimangiarsi la promessa sui limiti di velocità nelle città e spiegare alle lobby vicine al suo partito l’i



