La premier continua a occupare spazi sui media. Ma il confronto con altri leader mostra che l’arroganza comunicativa della destra non è una strategia vincente nel lungo periodo
Sarà interessante leggere a fine campagna elettorale i dati dell’Osservatorio di Pavia che tiene conto del tempo dei partiti e dei leader in radio e in televisione. Che la presenza di Giorgia Meloni sia stata debordante in questi mesi lo si coglie anche ad occhio nudo, ma la riprova matematica servirà a metter in luce ancor meglio la distorsione informativa. Gli esempi non mancano. Però l’arroganza della destra post-neo fascista non porterà lontano. I piccoli e grandi autocrati finiscono prima o



