- Anche in Etiopia la premier deve fronteggiare le conseguenze internazionali della fuga di Artem Uss, che dai domiciliari a Milano è riuscito a tornare in Russia. Per la premier, ci sono state «anomalie».
- Sembra destinato a durare ancora poco lo scaricabarile del governo, che vuole attribuire la responsabilità della fuga alla magistratura, che non aveva provveduto a tenere Uss al sicuro.
- Sulla prospettiva del partito unico Meloni rallenta, smentendo Crosetto che sabato mattina aveva ipotizzato che «tutta la maggioranza potrebbe diventare un grande partito conservatore».
Lo scaricabarile del governo nel caso Uss potrebbe finire presto. Dall’Etiopia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preannunciato la volontà di«parlarne» con il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Com’è stato possibile che all’oligarca russo ricarcato dagli Stati Uniti e arrestato in Italia siano stati assegnati, in attesa dell’estradizione, soltanto i domiciliari da cui poi è fuggito tornando a Mosca? «La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo



