-
Meloni ha promesso a Roberto Cingolani, ex ministro di Draghi e suo consigliere energetico, la poltrona di amministratore delegato del colosso delle armi.
-
La premier intende mantenere la parola data. Ma per il ministro della Difesa il profilo di Cingolani è inadeguato, e propone come successore di Profumo l’interno Lorenzo Mariani.
-
Il braccio di ferro tra i due co-fondatori di Fratelli d’Italia può avere conseguenze serie. Sia politiche sia sul futuro della multinazionale. La Lega, alla finestra, punta anche su Giordo.
Scriveva Charles Bukowski che il genere umano ha molte debolezze, e che le principali sono «l’incapacità di arrivare in orario e l’incapacità di mantenere le promesse». Giorgia Meloni forse ha mai letto il poeta americano, ma è per indole d’accordo con gli assunti dello scrittore. Soprattutto per quel che concerne le promesse date. A volte se ne pente, ma quando s’impegna con qualcuno la leader considera rimangiarsi la parola un’onta personale. Una virtù indubbia che, quando si parla di nomi



