Giorgia Meloni si dice pronta a governare: «Sono pronta a fare quello che gli italiani mi chiedono di fare, comprendendone responsabilità e difficoltà, non lo farei a cuor leggero», ha spiegato la leader di FdI a Mezz’ora in più su Rai 3. «Sono basita di fronte ai politici che prendono grandi responsabilità con il volto di chi vince un concorso di bellezza, mi tremerebbero le mani. Ma cosa farei politica a fare se non fossi pronta a misurarmi? Poi dico voglio andare lì con FdI, con una classe dirigente, con persone su cui posso contrare, con un lavoro che abbiamo fatto». Si apre così la partita della leadership a destra, anche se, dice, con il segretario della Lega Matteo Salvini, i rapporti sono «costanti»: «Il centrodestra è diviso? Sono ricostruzioni giornalistiche. I miei rapporti con Salvini sono costanti. Finita questa parentesi ci presenteremo insieme».

Il Quirinale

Il 2022 sarà l’anno dell’elezione del presidente della Repubblica. Salvini ha detto che l’attuale presidente del consiglio, Mario Draghi, è il nome che la Lega è pronto a sostenere: «Me lo faccia ripetere: se Draghi dovesse ritenere, la Lega lo sosterrà per il Quirinale con convinzione», ha detto sabato al Corriere. Meloni no: «Io non ho ancora fatto una scelta cosi decisa. Se va al Quirinale vuol dire che si va a votare ma non ho elementi per dire che Fdi potrebbe sostenerlo anche se è una figura autorevole».

Bertolaso sindaco

Intanto in settiman è previsto l’incontro del centrodestra per le amministrative in attesa che decida i suoi nomi. L’ipotesi per Roma, secondo la leader di Fratelli d’Italia, resta l’ex capo della proteizone civile Guido Bertolaso: «Bertolaso ha detto no alla candidatura a sindaco di Roma? Ancora non lo sappiamo, sarebbe un ottimo sindaco».

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