Giorgia Meloni dall’Etiopia torna sull’abolizione della protezione speciale che è intenzionata a proporre la sua maggioranza negli emendamenti al decreto Cutro. 

«Io ho come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché si tratta di un'ulteriore protezione rispetto a quello che accade al resto di Europa. C'è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. È complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti» ha detto la presidente del Consiglio in un punto stampa.

Il provvedimento, che martedì approderà all’aula del Senato, andrà probabilmente in discussione senza mandato al relatore. Questo significa che gli emendamenti, compreso quello molto discusso a prima firma della Lega, ma sostenuto anche da FdI e FI, andrà ripresentato dai capigruppo di maggioranza. 

L’immigrazione è stato uno dei temi trattati da Meloni durante il suo viaggio. «Penso che ci sarà un ulteriore step a luglio quando, insieme alla Fao, ospiteremo lo stocktaking moment, il meeting sulla sicurezza alimentare» ha detto.

Sicurezza e Pnrr

Alla premier sono state rivolte anche domande sulla vicenda Uss, l’imprenditore russo che è riuscito a tornare in Russia fuggendo da Milano. A questo proposito, Meloni è stata sentita anche dal Copasir: ora c’è da capire se il ministero della Giustizia sia stato troppo superficiale nel controllo dell’uomo. 

«Mi riservo quanto torno di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie. La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere la decisione anche quando c'era una decisione sull'estradizione: quindi credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un'azione disciplinare e quindi bisogna fare chiarezza».

Resta sullo sfondo la problematica questione del Pnrr. I ritardi continuano a essere tanti, ma Meloni insiste sulle modifiche al piano. «Rispettiamo le scadenze e, per le modifiche al piano, ci prendiamo il tempo necessario ad ottenere il vero obiettivo, ossia fare un lavoro che ci consenta di spendere al meglio». 

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