«Stiamo facendo una ricognizione sulle risorse inutilizzate. Nessuno si aspettava una pandemia di questo tipo. Sul Mes la posizione è chiara, e credo abbia messo la parola fine il ministro Gualtieri quando, con onestà intellettuale, ha spiegato che l'unico argomento sono 300 milioni di potenziale risparmio. Ma se fossimo gli unici ad usarlo lo stigma potrebbe essere di gran lunga più dannoso». Così la viceministra dell'Economia Laura Castelli in un'intervista al Corriere della Sera.

Sul Recovery Fund, precisa ancora Castelli, «abbiamo chiesto tempi certi e immediati. Useremo queste risorse. Dopo anni di misure anticicliche è ora di cambiare rotta. Useremo tutto ciò che serve per far ripartire un Paese che lo merita. Ristori e indennizzi servono subito, e sarà così. La macchina è rodata, bonificheremo i ristori direttamente sui conti correnti».

Nel decreto ci sarà «un contributo a fondo perduto per le aziende che devono chiudere, comprese quelle dello sport, e poi un nuovo credito d'imposta per gli affitti, che potrà essere ceduto al proprietario o usato in compensazione. Sempre alle aziende colpite cancelliamo anche la rata Imu di dicembre. Prevediamo», prosegue Castelli, «un'indennità per i lavoratori sportivi, del turismo, dello spettacolo, per i lavoratori intermittenti e occasionali, e per venditori a domicilio. Proroghiamo il reddito di emergenza anche a novembre e stanziamo le risorse per la cassa integrazione fino a dicembre. E poi ci saranno risorse per gli straordinari delle forze dell'ordine».

Castelli ha poi specificato che il governo aiuterà «tutte le imprese che vedono limitata la loro attività dal Dpcm, senza limiti di fatturato. Le imprese sono il cuore pulsante del Paese, e vanno supportate anche nei momenti di difficoltà. Queste aziende riceveranno ristoro direttamente sul conto corrente dall'Agenzia delle Entrate, in base al calo di fatturato.

Stiamo ragionando su importi più alti rispetto alla volta precedente. E sarà pagato il prima possibile», continua ancora la viceministra che assicura: «Non c'è un problema di risorse. Intanto facciamo arrivare sostegno economico a quelle filiere e attività che registrano perdite e ne hanno effettivamente bisogno».

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