- L'indagine sulla trattativa tra i leghisti e gli uomini di Putin dell'hotel Metropol di Mosca è agli sgoccioli. Ma per capire se la riunione dell’ottobre 2018 possa configurare il reato di corruzione internazionale manca un tassello decisivo.
- La tessera mancante è la rogatoria che, la scorsa estate, i magistrati italiani hanno inviato a Mosca per poter ascoltare le quattro persone che avrebbero partecipato alla trattativa.
- Matteo Salvini non ha mai fornito risposte adeguate, ha spesso usato l’ironia per allontanare i sospetti: «Mai preso un rublo e non ho barili di petrolio in giardino», ripete di continuo. Tuttavia non è mai entrato nel merito della presenza di un suo uomo al tavolo dell’albergo.
I magistrati italiani chiedono ai russi di interrogare chi faceva affari con Salvini
10 dicembre 2021 • 21:06Aggiornato, 10 dicembre 2021 • 21:07