«Il problema qui è un altro, ovvero il messaggio che mandiamo alla comunità internazionale. L'ho detto in più occasioni: si è diffusa l'idea che sia facile sbarcare in Italia e questo messaggio va contrastato con una risposta europea, altrimenti rischiamo di implodere nella situazione di emergenza in cui già ci troviamo. È sbagliato accostare il richiedente asilo al terrorista.

Vanno separati i diritti dalla minaccia. Ma che un rischio ci sia lo dimostrano i fatti. E anche i Comuni stanno andando in sofferenza, vanno supportati e ascoltati. L'Italia è stata aiutata troppo poco nell'emergenza sbarchi, Lampedusa è la frontiera di tutti e 27 gli Stati membri». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una intervista al Corriere della sera.

Quello degli sbarchi «è un problema che ci trasciniamo da sempre, che esisteva anche con i decreti sicurezza, perché gran parte degli sbarchi sono fantasma, di piccole imbarcazioni, difficili da intercettare. Quindi strumentalizzare il tema è inutile.

Piuttosto, bisogna sottolineare che la Tunisia non è uno Stato in guerra e come tale chi arriva deve essere immediatamente rimpatriato. Non possiamo più sostenere questi flussi, è un tema di sicurezza nazionale». 

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