- Il Gip di Forlì ha stabilito per l’assessore ex dg delle Dogane i domiciliari per il rischio di inquinamento delle prove. Domani pubblica in esclusiva un video del 2021 in cui Minenna chiedeva ai suoi dirigenti di informarlo sulle loro interazioni con le procure, prima che gli venisse notificato di essere iscritto nel registro degli indagati a Roma
- Alessandro Canali, ex vicedirettore, avvocato un tempo vicinissimo al direttore dei Monopoli e rimosso dal suo incarico a ottobre del 2021, ha appreso dell’intervento di Minenna e nel 2022 ha depositato un esposto in procura presumendo potesse trattarsi di un tentativo di inquinare le prove.
- Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che «sulla base dei contatti e delle relazioni consolidate di cui dispone» c’è il rischio che possa «operare indisturbato al fine di esercitare pressioni e interferenze su chicchessia come dimostra di avere già fatto».
L’ex direttore generale dell’Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna, oggi assessore (sospeso) in Calabria, è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione della procura di Forlì. Per gli inquirenti avrebbe aiutato l’ex leghista Gianluca Pini a importare illecitamente un lotto di mascherine in cambio di entrature politiche. Per il Gip, Massimo De Paoli, esiste la possibilità che possa inquinare le prove, e nell’ordinanza di custodia cautelare in cui parla della sua «personalità criminale»



