Letizia Moratti dopo aver partecipato alla manifestazione a favore dell’Ucraina di Carlo Calenda e Matteo Renzi ufficializza la sua candidatura e chiede l’appoggio del Pd in un’intervista a Repubblica: «La mia candidatura nasce a partire dalla lista civica Lombardia Migliore, naturalmente dal Terzo polo di Calenda e Renzi, ma anche da molte realtà civiche che hanno scelto di far parte del progetto. Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento. E le rivelo una cosa: in queste ore molti del Pd mi stanno chiamando, e non parlo solo di quelli che immagina più facilmente...».

Moratti si è di recente dimessa dal suo ruolo di vicepresidente della Regione Lombardia e dal suo ruolo di assessora, adesso si allontana anche dal centrodestra, con cui in passato ha svolto anche il ruolo di ministra. Lei si definisce «civica»: «Agli amici del Pd dico solo questo: è cambiato lo scenario. Non c'è più il centrodestra, c'è una destra-destra al governo del Paese e questo obbliga tutti noi - me stessa in primis ma anche loro - a una 'revisione' del nostro posizionamento». Adesso, prosegue, «ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Quale posto migliore dove sperimentarlo se non in Lombardia?».

Le critiche

L’ex vice del presidente leghista Attilio Fontana attacca la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «C’è un’altra cosa che mi ha colpito profondamente, anche per la mia storia che, come sa, è legata all'impegno sociale di San Patrignano. Non mi sono ritrovata nell'uso distorto della parola devianze».

Moratti ha criticato anche Fontana: «Ci si limitava a tenere la regione in una zona di amministrazione mediocre, senza quel cambiamento di passo necessario. Secondo il Regional Innovation Scoreboard 2021 la Lombardia si posiziona al 97esimo posto su 240 regioni europee. Io punto a una Lombardia che giochi in Champions League anche sull'innovazione e la ricerca».

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