Italia

Aldo Moro e quel brigatista ferito: mai fatte le analisi decisive

Le molte macchie di sangue repertate su tutte le auto del sequestro rafforzano l’ipotesi del ferimento. Fosse così anche la dinamica dell’azione sarebbe diversa. Ma di quei reperti si sono perse le tracce

«Domani si potrà sapere se le tracce di sangue rinvenute su una delle due vetture usate dai rapitori corrispondono o no al gruppo sanguigno di Moro o invece se verrà confermata l'ipotesi che uno dei rapitori è stato ferito dall’agente [Iozzino] che prima di morire ha esploso [due] colpi di pistola». A indicare la possibilità del ferimento di un brigatista nel corso della sparatoria di via Fani fu il Tg2 del 19 marzo 1978. Al momento della messa in onda di quel servizio le auto usate dalle Br e r

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