Italia

Nel grande vuoto del Pd arrivano le Sardine e pure Beppe Grillo

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Roma, Sardine davanti alla sede del Pd  Foto LaPresse

Il comico si propone come segretario dei dem. Santori&Co minacciano l’occupazione del Nazareno, poi incontrano la reggente Cuppi: chiedono di «aprire il Pd all’esterno». Partito nella bufera, regge solo il triumvirato dei capicorrente

  • Santori a Zingaretti: apri il partito, altrimenti riparti «fuori dal Pd, con noi». Ma l’occupazione del Nazareno non si fa: li riceve Valentina Cuppi, la presidente-reggente.
  • Grillo lancia la provocazione: «Mi propongo per fare il vostro segretario elevato del Pd, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario». Il sarcasmo di Renzi: «L’asse con M5S è inossidabile», «Era normale che dopo il fallimento della strategia “o Conte o morte” qualcosa potesse accadere».
  • In queste ore il Pd nella tempesta è in mano a un triumvirato: Orlando, Franceschini e  Guerini. Devono scegliere un segretario di transizione, che vada bene a tutti. E cioè che conti poco. 

È un mezzogiorno di sole nella capitale quando le sardine Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli risalgono la corrente verso la sede del Pd, dove vanno a chiedere al partito senza leader e in balìa delle onde del destino «una nuova fase costituente: aperta, democratica, innovativa. Per tutti gli apolidi della politica». Vogliono che si rifaccia “Piazza Grande”, il movimento che ha portato alla segreteria Nicola Zingaretti. Ma che lo stesso Zingaretti ha rottamato appena eletto, per

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