Previsto dalla legge, ma bloccato dalla burocrazia il vantaggio fiscale per il miglioramento energetico e sismico delle abitazione ex Iacp. Possibile un intervento edilizio storico del valore di oltre 100 miliardi di euro
- Il superbonus del 110 per cento lanciato nell’estate di un anno fa per migliorare gli alloggi da un punto di vista energetico e sismico è partito con qualche difficoltà per le abitazioni private, ma è fermo per le case popolari
- Nelle abitazioni ex Iacp vivono oltre 2 milioni di persone. La riqualificazione degli alloggi pubblici è un’occasione per tutelare il patrimonio statale e rilanciare l’edilizia tartassata dal Covid
- In complesso l’operazione metterebbe in movimento oltre 100 miliardi di euro. Buia, presidente dei costruttori: «C’è il rischio che si perda un’occasione storica»
I soldi ci sono, stanziati all'inizio dell'estate di un anno fa con un provvedimento in funzione anti Covid che intendeva ridare fiato all'edilizia tramite un superbonus fiscale del valore del 110 per cento della spesa sostenuta per il miglioramento qualitativo, energetico e sismico degli alloggi. Che in Italia sono 12 milioni e hanno davvero bisogno di interventi mirati perché in media sono vecchi: più del 74 per cento è stato costruito oltre 40 anni fa, con criteri oggi superati soprattutto d



