- Sembra il 2018, con i barbari alle porte in procinto di vincere le elezioni, ma c’è una differenza: c’è stato il 2018. E con esso la consapevolezza che è assai arduo mantenere il governo inimicandosi mercati e amministrazione americana.
- I temi veri sembrano altri e riguardano la stabilità che una coalizione di così basso livello politico come quella di destra può garantire al Paese.
- Meloni tenta la svolta moderata guidata dal fido Crosetto, ma la sua base, quella che vuole i toni dei comizi da Vox e le strizzate d’occhio a Orban e Putin, la seguirà?
Sembra il 2018, con i barbari alle porte in procinto di vincere le elezioni, ma c’è una differenza: c’è stato il 2018. E con esso la consapevolezza che è assai arduo mantenere il governo inimicandosi mercati e amministrazione americana, senza dover qui scomodare il tweet trumpiano a sostegno di «Giuseppi» Conte, che scaricava il sovranista principe Salvini in men che non si dica. Un Salvini, tra l’altro, mai incontrato da Trump nonostante lo sperticato sostegno in ogni fase della sua presiden



