battaglie immaginarie

«Non si può più dire niente»: i nemici fantastici della destra (e dove trovarli)

La settimana di Atreju ha messo in scena il solito vittimismo nei confronti di una società in cui domina il politicamente corretto. Peccato che ci denuncia questa “deriva” sono coloro che possono dire tutto, in qualsiasi contesto, alla radio, sui social, in parlamento, in tv, sui giornali

«Uno di noi, Cruciani uno di noi», cantano i volontari di Atreju, mentre il conduttore della Zanzara, occhiali fumé d’ordinanza, anelli vistosi, gira tra i ragazzi del servizio d’ordine per scattare foto. «Ora non esageriamo», dice sorridendo, facendo segno alla folla impazzita di stare calma, tra un «libertà» e altri cori indecifrabili ma riconducibili al lessico zanzariano. La febbre del sabato sera, nell’ultimo evento prima dei saluti domenicali di Giorgia Meloni a chiusura della kermesse di

Per continuare a leggere questo articolo