- Chi ha ottenuto dagli elettori il potere di decidere le politiche pubbliche deve essere messo in grado di nominare amministratori di fiducia per attuarle.
- Qualche volta, non necessariamente soltanto ai livelli più bassi, più dell’esperienze e della competenza, finirà per contare soprattutto la dedizione dei nominandi ai loro referenti politici e di converso la fiducia che quest’ultimi hanno in coloro che già li hanno serviti politicamente.
- Il rendiconto (accountability) del fatto, del non fatto, del mal fatto è almeno in linea teorica il meccanismo che dovrebbe spingere i governanti a nominare i “migliori”.
Discutere delle qualità di coloro che vengono nominati ai vertici delle aziende a partecipazione statale è sempre cosa buona e giusta. Sbagliata e fuori luogo è, invece, la critica pregiudiziale incapace di proporre alternative allo spoils system. Circa due secoli fa furono i politici Usa a stabilire che ai vincitori delle elezioni a tutti livelli spettassero le spoglie, vale a dire un certo numero di cariche non solo, ovviamente, politiche, ma anche amministrative. La logica sottostante era,



