La Humanity 1 e la Geo Barents sono arrivate al porto di Catania, hanno ancora a bordo rispettivamente 35 persone e 214, salvate nel Mediterraneo dalle Ong: «Stiamo facendo del nostro meglio – ha detto il capitano della Humanity Joachim Ebeling – ma non sappiamo quanto possono resistere psicologicamente». Sulla Geo Barents hanno cominciato a urlare richieste di aiuto ed esposto cartelli: «Stiamo soffrendo». Due uomini si sono gettati in mare, un terzo li ha seguiti per aiutarli, e poi è risalito, ha spiegato Medici Senza Frontiere. Così è tornato a far parte del «carico residuale», come ha definito i migranti bloccati il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

I legali di Sos Humanity chiederanno al tribunale di Catania di permettergli lo sbarco immediato. Intanto altre due navi, conferma il deputato Angelo Bonelli a favore dello sbarco di tutti, sono in arrivo ad Augusta e Pozzallo.

La Commissione

La Commissione Europea ha ribadito tramite la portavoce Anita Hippert che vi è il «dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali» e ha ricordato che «nelle norme internazionali dovrebbe essere fatto ogni sforzo per garantire che il tempo sia ridotto al minimo per le persone che rimangono a bordo di queste navi e la consegna in un luogo sicuro dovrebbe tenere conto anche delle circostanze particolari del caso».

Ogni caso è diverso, «ma sul nostro sito incoraggiamo tutte le autorità competenti a collaborare tra loro per fornire un luogo di sicurezza adeguato per le persone a bordo al fine di garantire lo sbarco», ha aggiunto.

Il governo italiano invece ha minacciato una multa 50 mila euro se le imbarcazioni non prenderanno il largo come previsto dal decreto.

Per il decreto dei ministri Matteo Piantedosi, Matteo Salvini e Guido Crosetto, è in corso uno sbarco selettivo che permette di scendere soltanto alle donne incinte, ai bambini e ai malati ritenuti in emergenza. Mentre gli altri naufraghi attendono la loro sorte, il ministro dell’Interno Salvini andrà in visita ufficiale alla centrale operativa della Guardia Costiera a Roma, dove sarà accolto dall’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.

La Ong Sos Humanity ha deciso che non lascerà il porto e si prepara a fare ricorso al Tar. Nel provvedimento in cui si dice al comandante della nave di lasciare il porto di Catania «non c'è una scadenza, un termine temporale», emerge da un primo approfondimento legale della Humanity 1.

Dalla Geo Barents fino a questa notte sono continuate le evacuazioni: un uomo si è sentito male accusando forti dolori addominali. A quanto riporta Riccardo Gatti, responsabile operazioni di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, sulla nave ci sono episodi di attacchi di panico e infezioni. Anche Msf si prepara a fare ricorso.

A breve arriveranno in Sicilia altre due navi: la tedesca Rise Above con 93 persone a bordo e la Ocean Viking di Sos Mediterranée con 234, quella che Salvini voleva mandare in Norvegia. Papa Francesco, di ritorno dal Bahrein ha chiesto solidarietà all’Europa, trovando l’immediato ringraziamento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del segretario della Lega.

Papa Francesco

Ogni governo dell’Unione europea, ha detto papa Francesco, «deve mettersi d’accordo su quanti migranti può ricevere. Al contrario, sono quattro i Paesi che ricevono i migranti: Cipro, la Grecia, l’Italia e la Spagna, che sono quelli più vicini al Mediterraneo». Quanto ai migranti del mare, Francesco – secondo quanto riferisce Vatican News – ha ribadito: «La vita va salvata. Oggi il Mediterraneo è forse il cimitero più grande del mondo».

In serata è arrivata la nota di Palazzo Chigi: «Ascoltiamo sempre con grande attenzione le parole del Santo Padre che sono un perenne monito alla saggezza e alla carità. E lo vogliamo ringraziare sentitamente per il suo incoraggiamento e soprattutto per il suo invito alla concordia nazionale e internazionale. Le grandi sfide che abbiamo davanti non si possono vincere se non unendo gli sforzi di tutti gli uomini e le donne di buona volontà».

In mattinata è stata la volta del ringraziamento di Salvini: «Salviamo e salveremo sempre vite ma l'Italia non può essere lasciata da sola. Saranno mesi difficili e non possiamo fare sbarcare 100 mila persone irregolarmente», ha detto ai microfoni di Rtl 102.5. «Si deve tornare all'applicazione delle norme. Si salvano vite, si fanno sbarcare donne, bambini e fragili ma bisogna riapplicare il principio che una nave che porta bandiera tedesca è territorio tedesco», ha aggiunto.

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