Italia

Panico da leghisti, il Pd ora spera in un governo di soli tecnici

Nicola Zingaretti Foto LaPresse
Nicola Zingaretti Foto LaPresse

Tutte le correnti del partito sono a favore del nuovo esecutivo, a qualunque condizione. Poi partirà il regolamento di conti interno

  • Un governo «politico» con la Lega è indigesto per la base dem. O per lo meno per quella che ha eletto segretario Nicola Zingaretti durante le primarie.
  • Il segretario spinge sulle differenze: «Sì a Draghi con le nostre idee, i nostri valori». Nel documento inviato al presidente incaricato la cancellazione della legge Bossi-Fini e lo ius culturae.
  • La caduta di Conte, la scommessa sul voto. Dopo il varo del governo, si aprirà la discussione interna. Il leader Pd chiede unità: «Spero solo che nessuno vorrà rimettere indietro le lancette dell’orologio». Ma la parola «congresso» ormai è sdoganata.

«C’è una novità: Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamo scostati noi. Tutti possono riconoscere che l’idea di risolvere i problemi distruggendo l’Europa era fallimentare. Si apre una fase nuova, non c’è dubbio: vedremo le coerenze». Nicola Zingaretti accetta in mattinata, all’ultimo momento, di andare in tv, su RaiTre. L’intenzione per ‘tranquillizzare’ il popolo democratico. La sceneggiata «europeista» del leader della Lega, che si è offerto al nuovo governo come un vecchio unitario, cita

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