La crisi interna del M5s, l’insofferenza della Lega, il correntismo del Pd e delle forze minori. La maggioranza che sostiene il governo Draghi si tiene insieme non tanto per scelta ma per paura: nessuno sa che cosa verrà davvero fuori dalle urne previste per il 2023
- Il vero vantaggio del governo Draghi è proprio questo: nessuno può farlo cadere da solo. Ci si dovrebbe mettere d’accordo tra forze diverse ma questo non accadrà.
- Entrambi i protagonisti del governo gialloverde sono molto indeboliti rispetto a due anni fa senza che paradossalmente nessuno se ne sia avvantaggiato.
- Il fazionalismo è una malattia generalizzata che rende la politica poco leggibile al grande pubblico e troppo volubile perché concentrata attorno ai duelli tra leader di ogni calibro.
Con l’attuale fase politica la materia per la satira e la parodia si sta accumulando a iosa. Tutta la retorica sul Mes sanitario o sulla partecipazione del parlamento alla stesura del Pnrr (richieste che hanno fatto cadere il Conte II e sembravano irrevocabili) si è sciolta come neve al sole. Nessuno si strappa più le vesti pretendendo revisioni anche perché non c’è più chi ha il potere di ricatto. Il vero vantaggio del governo Draghi è proprio questo: nessuno può farlo cadere da solo. Ci si do



