Dal 2007 al 2019, i ritocchi hanno stravolto la figura del leader e il suo ruolo nel partito. Il cambio culturale ha riguardato la sua diretta sovrapposizione con il candidato alla presidenza del Consiglio, oggi archiviata
- Il Partito democratico è nato nel 2007 e uno dei princìpi portanti era la sovrapposizione tra la figura del segretario politico eletto con primarie aperte e quella del candidato presidente del Consiglio.
- Il primo a metterlo in discussione è stato Matteo Renzi: nel 2012 è stata prevista una deroga ad hoc che gli ha permesso di candidarsi alle primarie di coalizione per scegliere il candidato premier del centrosinistra, contro il segretario Pierluigi Bersani.
- Zingaretti ha definitivamente cancellato la sovrapposizione, prevedendo che il segretario possa candidarsi oppure proporre alla direzione «un diverso candidato all’incarico, quando lo ritenga opportuno per gli interessi del paese e del partito».