- La legge che introduceva il suicidio assistito è uno degli esempi principali del fallimento: passata alla camera, dopo un lungo iter, è finita su un binario morto al senato.
- L’ennesima sconfitta si è materializzata sulla riforma della cittadinanza per gli stranieri. La prima proposta risaliva al 2018, ma non è arrivata l’approvazione dello ius soli né dello ius scholae.
- Il mosaico del fallimento sui diritti civili si completa con un altro pezzo, il ddl Zan. Il segretario del Pd Enrico Letta aveva promesso battaglia, ma la legge è stata affossata a Palazzo Madama
Il bilancio della legislatura si chiude con lo zero alla voce diritti civili. Un dato inappellabile. Dalla riforma della cittadinanza per gli stranieri alla legge sul fine vita, nessuna norma è stata approvata. E questo non lascia presagire cambiamenti almeno per i prossimi cinque anni: se il parlamento, come annunciano i sondaggi, sarà a maggioranza di centrodestra, la loro approvazione è impensabile. Del resto non è stato fatto niente negli ultimi anni in cui c’è stato prima il governo Cont
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