DISUGUAGLIANZE. Congedi di paternità e maternità non paritari fanno sì che assumere un uomo o una donna nel nostro paese faccia la differenza. L’Italia è tra i paesi europei con la minor presenza di donne nel mercato del lavoro formale retribuito, gli standard di cura sono molto alti, ma il contributo degli uomini è basso e non paritario.

Abbiamo un tasso di fecondità (numero di figli per donna) molto basso, ma soprattutto un ampio fertility gap, cioè un ampio divario tra il numero di figli desiderato e il numero di figli avuto. Il punto è che dove le donne lavorano di più è dove nascono più figli, dove le carriere lavorative sono più solide, stabili ed economicamente ben remunerate, la fecondità è più alta.


Cosa proponiamo?

Un congedo genitoriale paritario, di cinque mesi, retribuito al 100 per cento per tutte le famiglie di neo-genitori, anche adottivi e affidatari. I cinque mesi della madre rimarrebbero usufruibili dai due mesi precedenti alla nascita fino ai cinque mesi successivi. Quelli del padre fino ai dodici mesi, con la possibilità del massimo di un mese di sovrapposizione tra i due genitori e di usufruirne in maniera non continuativa. 

L’Inps dovrebbe anticipare le indennità per le piccole e medie imprese L’indennità di maternità è di fatto anticipata al 100 per cento dal datore di lavoro e successivamente rimborsata allo stesso tramite credito di imposta, ovvero quando il datore paga i contributi all’erario dello Stato. Il costo del o della dipendente in congedo genitoriale dovrebbe essere direttamente a carico dello stato.


Quanto costa?

La stima del costo di queste politiche è di 2,8 miliardi l’anno. Chiaramente parte della spesa è già prevista, visto che oggi lo stato paga già il cinque mesi di congedo di maternità all’80 per cento e dieci giorni di congedo di paternità al 100 per cento. 


Come funziona negli altri paesi

La Spagna è il primo Paese al mondo in cui da gennaio 2021 i giorni di congedo sono equivalenti per entrambi i genitori. Sia le madri che i padri hanno diritto a 16 settimane di congedo, non trasferibile, pagate al 100 per cento. L’introduzione del congedo di genitorialità paritario è stata fatta in modo progressivo.


Impatto atteso

Triplice: Sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro, sulla distribuzione della cura all’interno delle famiglie e sulla fecondità.

Questo tipo di politiche oltre ad avere l’effetto diretto di equiparare il lavoro femminile a quello maschile, ovviamente se portate avanti in una visione generale di parità salariale ed eliminazione delle altre barriere discriminatorie per le carriere femminili, e di aumentare la condivisione della cura, avrebbe anche l’effetto indiretto di agire sulla fecondità. 

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