I ricercatori in Germania e Norvegia hanno identificato nel sangue dei pazienti affetti da trombosi post-vaccino un’auto anticorpo. La buona notizia è che questa sindrome, se presa in tempo, si può curare
- L’Ema ha esaminato in dettaglio i primi 62 casi di trombosi dei seni venosi cerebrali e i 24 casi di trombosi delle vene splancniche segnalati fino al 22 marzo: la maggioranza erano donne di età inferiore ai sessant’anni che avevano sviluppato la trombosi entro 15 giorni dall’inoculazione del vaccino.
- Venerdì scorso l’Ema ha dichiarato che lo stesso effetto collaterale sembra manifestarsi anche col vaccino Johnson & Johnson, che, come il vaccino Astrazeneca, è costituito da un adenovirus modificato.
- Con il vaccino Astrazeneca rischia una persona ogni 100mila, mentre col Covid muoiono 2 persone ogni 100.