«Una formidabile opportunità per agganciare palazzo Chigi» dice Michele Lastilla, coordinatore di Rete antenna Pon, una rete di comuni di Puglia e Basilicata che spera di trovare una strada per il Recovery Fund. L’opportunità si chiama Filomena Maggino, professoressa associata di statistica sociale dell’università La Sapienza di Roma e presidente della cabina di Regia di Palazzo Chigi Benessere Italia, una struttura nata a luglio del 2019 per supportare l’attività strategica di Conte. L’antenata di tutte le task force, ma permanente e molto più riservata.

Maggino adesso ha un ruolo in più: «Il presidente del consiglio mi ha chiesto di fare la revisione delle linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza» che dovranno essere definite a ottobre. Su cosa questo significhi risponde: «Si saprà al momento opportuno». Intanto continua a intessere relazioni.

La consigliera

Nel 2018 prima delle elezioni la professoressa era stata presentata come futura ministra per la «qualità della vita e lo sviluppo sostenibile», un dicastero mai nato. A luglio 2019, poche settimane prima della caduta del governo Conte I, è stata nominata dal presidente del consiglio presidente della cabina di regia Benessere Italia, uno strumento di governance di Palazzo Chigi per perseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, obiettivi che vanno dall’adattamento al mutamento climatico alla lotta alla povertà.

Da allora la consigliera lavora a titolo gratuito. Il suo telefono racconta, squilla sempre. All'altro capo aziende pubbliche, enti locali e lobbisti (chiamati sempre “stakeholder”, portatori di interesse). In costanza di lockdown dice «l’amministratore delegato delle Ferrovie dello stato, Gianfranco Battisti, mi ha anticipato l’intenzione di estendere l’alta velocità a Reggio Calabria, un piano che è perfettamente in linea con l’evoluzione della mobilità». La mobilità infatti è una delle cinque linee di azione della cabina, a cui si aggiungono rigenerazione equo sostenibile dei territori, transizione energetica, qualità della vita ed economia circolare.

La presentazione ufficiale

A gennaio 2020 è stata presentata ufficialmente da Giuseppe Conte con un grande evento al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Al termine si è tenuto un incontro riservato a cui hanno preso parte assieme a lei e a Conte anche il direttore Italia di Enel Carlo Tamburi, il presidente del Cnel, Tiziano Treu, il presidente dell’Unione petrolifera, Claudio Spinaci e alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle.

La cabina si avvale di un comitato di esperti composto dal presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, dal presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche, Massimo Inguscio, dal presidente dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Stefano Laporta, presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, Pasquale Tridico, e dal portavoce dell’Alleanza nazionale italiana per lo Sviluppo sostenibile, Enrico Giovannini. Il premier ad aprile ha voluto che Maggino facesse parte anche della task force presieduta dal manager Vittorio Colao.

Aiuti e accordi

Concretamente non è chiaro cosa il ruolo di Maggino comporti. Di solito promette aiuti e dà sostegno. Con il bollino di Palazzo Chigi ha acquistato 500 mila mascherine attraverso una raccolta fondi gestita con l’associazione dei comuni, Anci, e con l’Automotoclub storico italiano, Asi. Con i soldi rimasti, fa sapere, verranno inviati buoni spesa al Sud. A fine settembre ha fatto tappa in Basilicata e in Puglia per firmare due accordi con la Reti Antenna Pon, istituendo due cabine di regia territoriali. Delle nuove strutture di governance faranno parte rispettivamente 17 e 30 comuni che attraverso di lei si relazioneranno direttamente con Conte. Lastilla dice: «L’intervento di Benessere Italia è positivo perché salta tutte le intermediazioni che spesso diventano un filtro». In questo caso Anci, le regioni e i ministeri competenti. Le strutture infatti prevedono una collaborazione che va dalla sanità alla mobilità e Maggino sta lavorando per crearne altre: «È chiaro – spiega la presidente – che è anche fatto tutto nell’ottica del Recovery Fund».

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