La polemica intorno alle parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il naufragio di Steccato di Cutro, in cui sono morte almeno 64 persone, ha portato l’inquilino del Viminale a cercare di recuperare in un’intervista al Corriere della Sera. Ma Piantedosi non è nuovo a uscite discutibili. Eccone un elenco.


«La disperazione non giustifica viaggi che mettono in pericolo i figli»
27 febbraio 2023, conferenza stampa successiva al naufragio di migranti davanti alle coste calabresi


«Chi scappa da una guerra non deve affidarsi a scafisti senza scrupoli, devono essere politiche responsabili e solidali degli stati a offrire la via d’uscita al loro dramma»
28 febbraio 2023, intervista al Corriere della Sera


«Ritengo sia opportuno lavorare per sviluppare un terzo modello di rimpatrio che potremmo chiamare “rimpatrio forzato accompagnato” un'operazione di ritorno che sia associata a progettualità di reintegrazione, anche in caso di rimpatri forzati, può infatti agevolare la collaborazione dello straniero, stimolare i paesi terzi di provenienza a rafforzare la cooperazione e concorrere a contrastare le cause profonde dell'immigrazione» 
26 gennaio 2023


«Anche grazie alla nostra cooperazione, seppur in un quadro di arrivi numerosi, le autorità tunisine e libiche, dal primo novembre a oggi abbiamo scongiurato l'arrivo, rispettivamente, di quasi 13 mila e oltre 9 mila migranti»
23 febbraio 2023


«L’Italia è un paese con 8 mila chilometri di coste e quindi non è colpa mia se ci sono molti luoghi di approdo. Sicilia e Calabria sono sotto stress per gli arrivi e quindi l’obiettivo è decongestionare queste due regioni» 
13 gennaio 2023


«Capisco quello che dicono i signori delle ong, capisco meno quando si fa una rappresentazione quasi di essere stati esposti alla balia delle onde. Si tratta di navi, ovviamente noi ce lo facciamo certificare dalle istituzioni competenti, che sono perfettamente in grado di affrontare certe condizioni meteo, tanto è vero che altre volte abbiamo scelto percorsi diversi e più brevi proprio in relazione alle capacità e alle dimensioni delle navi» 
13 gennaio 2023


«Una delle priorità su cui stiamo concentrando i nostri sforzi è proprio la lotta all’odioso “business” della migrazione illegale» 
18 gennaio, durante il viaggio in Tunisia


«Non possiamo consentire a navi private che battono bandiere di Stati esteri di sostituirsi al governo italiano e poi c'è anche il "pull factor”» 
10 gennaio 2023


«La fermezza e il rigore vanno di pari passo con il senso di umanità nei confronti di queste persone. È lo sfruttamento dell’aspirazione di queste persone a un mondo migliore che non deve far sì che si espongano al rischio di perdere la vita in attraversate che sono estremamente pericolose» 
10 gennaio 2023


«Se vi volete fermare all’esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani» 
8 novembre 2022, dopo l’uso in conferenza stampa dell’espressione «carico residuale»


«Gli organismi di competenza accerteranno chi versa in condizioni di vulnerabilità e di questi ci faremo carico a prescindere dalle regole internazionali che noi riteniamo essere chiare. Dopo di che la nave dovrebbe lasciare le acque nazionali, con tutto il resto del carico che ne dovesse residuare»
5 novembre 2022


«Non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità»
2 novembre 2022


«l mio modello di gestione della sicurezza è: fermezza e dialogo, lasciando l’uso della forza pubblica come opzione estrema per evitare rischi peggiori. È il mio modo di agire da sempre» 
2 novembre 2022

© Riproduzione riservata