Diritti civili, giustizia, lavoro, economia, giustizia, transizione ecologica e grandi opere, sicurezza, politica estera, istituzioni: sono i temi su cui i partiti in corsa alle elezioni del 25 settembre 2022 si sono confrontati e, spesso, scontrati in questa campagna elettorale estiva.

Domani ha analizzato con attenzione i programmi e le dichiarazioni rese in queste settimane con lo scopo di mettere a fuoco la posizione di ogni forza politica su queste tematiche, in modo da offrire, alla vigilia del voto, un quadro chiaro ai suoi lettori. Abbiamo preso in esame oltre alle due principali coalizioni, quella di centrodestra e quella di centrosinistra, anche il Movimento 5 stelle, il cosiddetto terzo polo (Azione-Italia Viva) e Unione popolare, basando la nostra ricerca soprattutto sui programmi che vincolano (o dovrebbero vincolare) i partiti ad attuare, una volta in parlamento, quanto promesso.

Ci siamo serviti delle dichiarazioni fatte durante i comizi o sui social soltanto laddove mancasse nei programmi il riferimento all’argomento che si stava considerando.

La politica estera

Tutti i partiti sono a favore di politiche che favoriscano l’integrazione europea, mentre sull’adesione al patto atlantico e l’alleanza Nato l’unico partito a essere contrario è Unione popolare che si impegna a «operare per il superamento della Nato». Contemporaneamente Up spinge in favore dell’alleanza con la Cina, a cui si oppongono Lega e Fratelli d’Italia e su cui non si esprimono Forza Italia, Partito democratico, Movimento 5 stelle e Terzo polo.

Per quanto attiene alla guerra in Ucraina e, in particolare, all’opportunità di inviare armi a Kiev solo Fratelli d’Italia riporta nel proprio programma l’intenzione di schierarsi a favore, nessun accenno invece nei documenti programmatici di Terzo polo, Partito democratico e Forza Italia. Questi partiti, tutti facenti parte della maggioranza del governo Draghi, hanno sempre votato a favore dell’invio di armi alla resistenza ucraina. La Lega scrive: «Faremo quello che faranno gli altri». Movimento 5 stelle e Unione popolare sono, invece, contrari.

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