In vista del voto Domani fa il punto sul posizionamento dei partiti in merito ad alcuni temi chiave della campagna elettorale
Diritti civili, giustizia, lavoro, economia, giustizia, transizione ecologica e grandi opere, sicurezza, politica estera, istituzioni: sono i temi su cui i partiti in corsa alle elezioni del 25 settembre 2022 si sono confrontati e, spesso, scontrati in questa campagna elettorale estiva. Domani ha analizzato con attenzione i programmi e le dichiarazioni rese in queste settimane con lo scopo di mettere a fuoco la posizione di ogni forza politica su queste tematiche, in modo da offrire, alla vigilia del voto, un quadro chiaro ai suoi lettori. Abbiamo preso in esame oltre alle due principali coalizioni, quella di centrodestra e quella di centrosinistra, anche il Movimento 5 stelle, il cosiddetto terzo polo (Azione-Italia Viva) e Unione popolare, basando la nostra ricerca soprattutto sui programmi che vincolano (o dovrebbero vincolare) i partiti ad attuare, una volta in parlamento, quanto promesso. Ci siamo serviti delle dichiarazioni fatte durante i comizi o sui social soltanto laddove mancasse nei programmi il riferimento all’argomento che si stava considerando.
La sicurezza
Sulla sicurezza a mettere tutti d’accordo sono gli investimenti e l’aumento dei fondi per le Forze dell’ordine e quelle di polizia, mentre, all’analisi dei programmi, risulta essere divisiva la questione dei migranti.
Il centrodestra è favorevole alla reintroduzione dei “Decreti sicurezza” – ideati dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini – che prevedono il contrasto all’immigrazione anche eliminando la protezione umanitaria per i richiedenti asilo e condannando le Ong che soccorrono i migranti a multe salate.
A essere contrari sono, invece, centrosinistra, Unione popolare e Movimento 5 stelle, che pure nel governo Conte 1 aveva appoggiato Salvini sull’introduzione di quei decreti. Per tutti questi partiti l’immigrazione, in quanto fenomeno globale, va «gestito» e bisogna investire sulle politiche di integrazione. Il Azione-Italia viva si collocano a metà tra questi due poli, dichiarando il proprio impegno a «garantire sempre il soccorso in mare» ma non menzionando le politiche di integrazione.
Controverso è anche il tema degli sgombri. Se Lega e Fratelli d’Italia sono concordi nell’attuare politiche di «sgombro immediato» (la stessa formula viene usata in entrambi i programmi) delle case occupate, Forza Italia tace sul tema così come Partito democratico, Terzo polo e Movimento 5 stelle. Unione popolare si dice contraria allo « politiche di sgombero dei luoghi liberati da pratiche democratiche collettive di autogoverno e partecipazione dal basso».
Il potenziamento di strumenti di videosorveglianza convince Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle ma è fortemente osteggiato dal Terzo polo. Non si esprimono, invece, Partito democratico, Forza Italia e Unione popolare.
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