- il leader populista può tranquillamente evitare di scusarsi e contrattacca rivendicando la propria libertà di seguire il proprio standard.
- Agli occhi dell’elettore questa esibizione di incoerenza non sembra un ingiusto privilegio del potente proprio perché l’elettore si è identificato con il leader.
- Trovandolo uguale a se stesso, deve perdonarne le incoerenze per autoassolversi.
Moltissimo è stato scritto sulle incoerenze dei politici populisti. L’ultimo episodio di una lunga serie è la scelta di Giorgia Meloni di portare sua figlia con sé al G20 di Bali. Molti hanno rilevato la contraddizione meloniana: ha da un lato usato il suo essere madre come arma mediatica per la costruzione della sua figura, dall’altro ha chiesto di non mettere sua figlia al centro dello scontro politico. Ma è anche stato fatto notare che questa doppiezza non scalfisce l’appeal dei populisti.



