- Il presidente Mattarella ha scelto la strada della predicazione, per molti temibile anche perché li invita a pentirsi. Lo fa con parole chiare e rimandi sempre opportuni alla Costituzione e in un’efficacissima prospettiva europea.
- La Costituzione italiana non solo consente a Mattarella di appoggiare le sue prediche su quanto vi sta scritto. Lo sostiene e lo incoraggia. E il presidente ne trae alimento.
- Il meglio delle prediche presidenziali ha riguardato le due tematiche più importanti: la guerra e l’Europa. A riprova della preveggenza dei costituenti, l’art 11 le contiene entrambe.
Non è una novità che dal Colle più alto possano venire le prediche. Il presidente Luigi Einaudi ritenne, sommessamente gli direi sbagliando, che fossero prediche inutili. Altri presidenti non ebbero fra i loro meriti (e demeriti) il volere e sapere predicare. Non abbiamo apprezzato abbastanza le esternazioni di Cossiga, non sempre assimilabili a prediche. Meglio, con i loro stili personali, caratteriali, più o meno politici, i predicatori Pertini, Ciampi e Napolitano il quale più dei suoi p



