- Nell’anniversario del rogo di Primavalle, Giorgia Meloni e il suo governo si mobilitano rivendicando la loro appartenenza culturale.
- Nonostante il ricordo sia stato bipartisan in parlamento e anche l’opposizione si esprima condannando l’episodio, gli eredi dell’Msi propongono la commemorazione come riscatto.
- «Giustizia per i fratelli Mattei ancora non è stata raggiunta. Nessuno ha mai pagato e nonostante i numerosi tentativi di riapertura del caso non si è mai arrivati ad una condanna» dice il presidente della commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone.
Dopo una commemorazione in grande stile dei massacri nelle Foibe, un altro anniversario delicato offre alla destra l’occasione per chiedere la pacificazione del paese, ma rivendicare allo stesso tempo la propria appartenenza pur ricoprendo ruoli che dovrebbero essere caratterizzati da neutralità. Tra i primi a ricordare il rogo – originato dal fuoco appiccato da alcuni militanti di Potere operaio – che ha ucciso i due fratelli Virgilio e Stefano Mattei, figli di un segretario della locale s


