- Benché la presenza di personaggi dalle dubbie competenze che diffondono la disinformazione russa sia molto più pervasiva in Italia che negli altri paesi europei esiste un aspetto ancora più preoccupante.
- Se compariamo le televisioni nazionali italiane con quelle - pubbliche e private - di Francia, Germania e Spagna, c’è un abisso riguardo alla presenza di commentatori russi.
- In Italia i propagandisti russi sono praticamente ospiti fissi di talk show e programmi di approfondimento, dove ripetono a oltranza le falsità dettate dal regime.
Ha scatenato polemiche e querele la lista di opinionisti filorussi pubblicata dal Corriere della Sera, ma Franco Gabrielli ha smentito l’esistenza di un dossier dei servizi segreti inviato al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. In realtà, i nomi di propagandisti italiani sono usciti da un report basato su fonti aperte e social, presentato in un incontro con Farnesina, Dis e Viminale, non certo da un documento secretato su presunti legami tra tali opinionisti e il Cremlino.



