Cominciano le consultazioni al Quirinale. Il presidente della Repubblica ha già effettuato le convocazioni per incontrare le più alte cariche dello stato, Ignazio La Russa (FdI), presidente del Senato, e Lorenzo Fontana (Lega) presidente della Camera e via via i gruppi parlamentari. Oggi ci saranno tutti i partiti di centro sinistra, Italia viva con Azione, i gruppi misti e quelli per le autonomie. Si concluderà venerdì con il centrodestra che andrà unito, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, al Quirinale.

Gli appuntamenti cominciano alle 10, prima Sergio Mattarella sentirà al telefono il presidente emerito Giorgio Napolitano.


19:58 – «Abbiamo espresso preoccupazione per la grande fatica che famiglie e imprese stanno vivendo» ha detto Enrico Letta dopo il confronto con il presidente della Repubblica, anticipando di voler spingere dall’opposizione il governo a prendere un’iniziativa nazionale se non ci fosse una decisione univoca al Consiglio europeo in corso in queste ore. 

«Noi saremo convintamente a fare opposizione rigorosa e ferma a una maggioranza in parlamento che non è maggioranza nel paese». Letta ha detto di voler insistere su lavoro diritti e ambiente. «Saranno i punti su cui saremo vigili» e non accetteranno «ambiguità». «Il nostro paese deve avere un governo che sia nella continuità delle alleanze europee e atlantiche» ha detto Letta. «Sono punti centrali della nascita della nostra repubblica e sono ancora più importanti in questo momento». Il segretario dem ha chiesto una condanna ferma sui «comportamenti criminali del presidente Putin». 

«In questa legislatura abbiamo intenzione di essere a difesa della Costituzione, il che non vuol dire che non siamo disponibili a una discussione per migliorare la carta, ma saremo contrari a stravolgimenti». 

Letta chiede ai partner di opposizione di cominciare «un percorso di avvicinamento. I primi passi li abbiamo fatti» ha detto, spiegando di voler costruire una «maggiore intesa tra le opposizioni». 


18:37 – «Ci aspettiamo un esecutivo che abbia chiara la collocazione euroatlantica» ha detto Giuseppe Conte al termine del suo turno di consultazioni con il presidente della Repubblica. Conte è tornato poi sul conflitto ucraino, su cui ha sottolineato che la posizione del M5s rimane il desiderio di una «svolta verso un negoziato di pace» che abbia l’Italia come protagonista. Sarebbe una «iattura» per l’Unione europea non ricoprire un ruolo da protagonista. 

«I protagonisti dell’esecutivo devono essere consapevoli che il paese non può attendere, bisogna mettere da parte gli scontri e bisogna rispondere alle attese dei cittadini» ha detto l’ex premier. Conte ha definito le parole di Berlusconi «inaccettabili» per il presupposto del discorso del fondatore di FI che l’attacco della Russia «non sia da condannare». Da qui discendono i dubbi del M5s sull’opportunità di affidare la Farnesina a un politico azzurro. 

«Auspichiamo che questo esecutivo non sia indifferente alle tante disuguaglianze economiche e sociali» ha detto Conte. «Ci aspettiamo anche un esecutivo che in Europa sappia interpretare questa fase» incoraggiando un intervento tempestivo.  

«Se lei ritiene l’Italia protagonista dell’Alleanza euroatlantica, non c’è contraddizione» tra l’adesione alla Nato e l’opposizione del M5s all’invio di nuove armi in Ucraina. Secondo Conte «bisogna costruire la pace» nonostante Putin, ma prima deve convincersi tutto il “fronte occidentale”. 

«Un’opposizione unitaria non è nell’ordine delle cose» ha detto Conte, che rimanda al congresso del Pd. «Ma non credo sia questo il tempo di creare una cabina di regia coordinata e permanente». Con Meloni, invece, per ora nessun rapporto. «Non è il momento di una politica consociativa, a ciascuno il suo ruolo». Conte, però, non ha escluso un «contributo costruttivo», per esempio nel campo energetico. Sulla crisi l’ex premier ha detto di sperare in un confronto. 

«Una cosa sono politiche conservatrici, altre quelle reazionarie. Se si vogliono rimettere indietro le lancette sulle conquiste civili le forze di maggioranza troveranno in noi un muro. Le contrasteremo allo stesso modo se vorranno smantellare» gli strumenti di tutela sociale. «Non faremo un ostruzionismo parlamentare fine a sé stesso» aggiunge. 


17:24 – Carlo Calenda promette «un’opposizione senza sconti» al nuovo governo. Il leader di Azione ha espresso preoccupazione per il rischio di tenuta sociale del paese a causa delle crisi energetica. L’opposizione del Terzo polo sarà «non pregiudiziale» finché sarà «rispettata la posizione internazionale dell’Italia e i diritti». In particolar modo, il Terzo polo è disponibile a trattare per mettere un freno al prezzo del gas. 

La delegazione ha espresso «la viva preoccupazione» per le parole di Berlusconi e Fontana a causa delle quali «sembra traballare» la linea in politica estera dell’Italia. Dopo le parole del fondatore di FI «deve venire un chiarimento definitivo. Le parole della Meloni sono state molto apprezzate, tuttavia una cosa sono le parole, una cosa i fatti». Calenda ha detto di essere disponibile a lavorare con le altre opposizioni, ma non per fare «opposizione contro». 

«Siamo pienamente disponibili a instaurare un rapporto sulle questioni concrete e pratiche con le altre opposizioni, ma che non diventi l’unità delle opposizioni contro, che non gioverebbe né alla causa delle opposizioni né al dialogo fra opposizioni e governo che si deve instaurare in una democrazia matura». L’ex ministro ha riferito anche di aver sottolineato di fronte a Mattarella la sua valutazione del comportamento di Pd e Cinque stelle, che si sarebbero spartiti gli incarichi in ufficio di presidenza delle due camere senza includere il Terzo polo. Calenda esclude invece un sostegno alla maggioranza se non su alcuni provvedimenti. 


16:58 –  La delegazione dell’Alleanza Verdi-Sinistra dopo il colloquio con il capo dello Stato ha espresso la sua preoccupazione per il governo di destra-centro. Ora sarà la volta della delegazione del Terzo polo. Nicola Fratoianni di Si ha sottolineato la «gravità» delle proposte della destra. «Abbiamo ribadito il nostro impegno per la pace che si misurerà in parlamento e nel paese. La destra ha proposte che rischiano di aggravare la situazione, noi faremo opposizione seria». Eleonora Evi dei Verdi ha annunciato che il suo partito si impegnerà per tutelare il diritto all’aborto: «Rischiamo di regredire su questo fronte, sta già accadendo in alcune regioni italiane. Noi vigileremo e non permetteremo che si facciano passi indietro su questi». 

Secondo Angelo Bonelli, invece, è importante che «i futuri ministri rispettino gli «obblighi internazionali», in particolare quelli climatici, per cui «chiediamo massima vigilanza perché alla guida del Mite rimanga un ministro che rispetti questi obblighi». 


16:29 – Francesco Gallo, unico deputato di Sud chiama Nord, al debutto in parlamento assicura che «il nostro voto non è in vendita». E ribadisce che è «contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza» un tema in discussione nel centrodestra. Ma dichiara il suo movimento a favore del Ponte sullo stretto. Il partito lanciato dall’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, non voterà la fiducia.


16:25 – Sono riprese le consultazioni con il gruppo misto della Camera che riunisce autonomie e PiùEuropa. Benedetto Della Vedova: «Siamo i più rappresentativi» se l’incarico di governa sarà assegnato al centrodestra «ci prepareremo a fare opposizione sui diritti civili, non bisogna fare passi indietro». Riccardo Magi ha criticato «l’effetto flipper» della legge elettorale e i listini: «Intervenire è una priorità»


13:03 – Il rappresentante del gruppo Misto del Senato, Giuseppe De Cristofaro (Sinistra Italiana) ha detto che questo governo deriva dalla «peggiore legge elettorale» di sempre, e ha annunciato che «il nostro gruppo proporrà un disegno di legge per tornare al proporzionale». De Cristofaro ha annunciato che la sua componente non darà la fiducia al governo Meloni. Del gruppo Misto, ha ricordato, fanno parte Liliana Segre e Mario Monti, ma non hanno preso parte alle consultazioni ha specificato che i senatori a vita manterranno una posizione autonoma.


12:17 – Il Gruppo misto del Senato è arrivato al Quirinale per le consultazioni e sta parlando con Mattarella.


12:06 – Dafne Musolino, di Sud chiama Nord, ha detto che vorrà capire se sarà confermata la creazione di un ministero per il Mezzogiorno.


12:03 – Terminato il colloquio tra il gruppo per le Autonomie e il presidente della Repubblica Mattarella. Julia Unterberger ha detto: «È giusto che Giorgia Meloni riceva l'incarico di governo, ma abbiamo espresso le nostre preoccupazioni. Come sapete noi siamo autonomisti e fortemente europeisti. Noi in passato abbiamo avuto grandi problemi con Fratelli d'Italia, hanno difficoltà ad accettare il diverso. Inaccettabile per noi che ci dicano di tornare in Austria se abbiamo problemi». Ha poi aggiunto: «Spero in una collaborazione anche con Fratelli d'Italia in futuro». Unterberger ha dichiarato il voto contrario alla fiducia al governo che si formerà.


11:37 – È arrivato al Quirinale il primo gruppo parlamentare, il gruppo per le Autonomie. Fanno parte della delegazione la senatrice Julia Unterberger, il senatore Luigi Spagnolli e la senatrice Dafne Musolino. Quest’ultima è stata eletta con Sud chiama Nord, fondato da Cateno De Luca e unico soggetto politico a debuttare alle consultazioni.


11: 14 – Alle 11 è iniziato l’incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e si è concluso dopo neanche un quatto d’ora. A differenza di La Russa, il presidente della Camera Fontana non ha rilasciato dichiarazioni.


10:09 – Alle 10 come previsto è partito in perfetto orario l’incontro del presidente Mattarella con Ignazio La Russa. L’incontro è durato in tutto 15 minuti: «Un incontro come sempre molto cordiale».

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